Dalla Parte dei Bambini – I materiali Montessori

DSC_0021Ieri ho partecipato ad un incontro montessoriano intitolato “Dalla parte dei bambini”. Relatrice una fantastica maestra e formatrice montessoriana, che attraverso la presentazione di alcuni materiali ha spiegato gli elementi chiave dell’approccio montessoriano nella Casa dei Bambini e nella scuola primaria. Approccio ricordo, basato sul rispetto e sulla centralità dei bambini, sulla loro libertà di scelta delle attività e dei materiali, organizzati e presentati sapientemente dell’insegnante, in un ambiente “bello” pulito ed ordinato, costruito ed arredato su misura. Ed è proprio dalla centralità del bambino e dal ruolo dell’insegnante che “la maestra” inizia a riportare la propria esperienza, spiegando come siano fondamentali l’attenzione e il tempo dedicati al singolo bambino, per stimolare e facilitare l’autoapprendimento. L’insegnante organizza e prepara la classe in modo che tutti i bambini siano impegnati nelle loro attività, siede con le spalle al muro per avere una visuale completa e chiede con gentilezza e rispetto al bambino se vuole sedersi al suo fianco per lavorare insieme. Tiene il bambino sulla propria sinistra (o se mancina sulla propria destra) per presentare al meglio i materiali oggetto di studio e limita il proprio intervento all’essenziale e al necessario. Non valuta e non corregge, i materiali sono studiati e costruiti in modo da permettere l’autocorrezione dell’errore.

La relatrice passa poi a spiegare come, anche a casa, attraverso le cose più semplici della vita quotidiana, si possa fare matematica, per esempio coinvolgendo i bambini nell’apparecchiare la tavola con 4 piatti, 4 bicchieri, distribuendo le pietanze ed enfatizzando le quantità “tanto”, “poco”, chiedendo di riordinare le 5 sedie. In questo modo si concretizza un concetto astratto, i numeri prendono forma, non importa se il bambino non sa ancora contare, viene preparato e gli si fa prendere confidenza. La “maestra” spiega poi come attraverso una semplice mela si possano far conoscere per esempio le frazioni: “taglio la mela a metà, una metà per me e una metà per te e poi la taglio ancora a metà così ottengo 4 parti, una per me, una per te, una per papà e una per il fratellino”. Osservando la mela, fa notare poi come si possano trarre innumerevoli informazioni, come i semi racchiusi e protetti al suo interno che daranno vita ad altri meli o il processo di ossidazione e tanto altro ancora.

Successivamente si passa ai materiali “montessoriani” partendo dal materiale base per eccellenza di Maria Montessori, le nomenclature, ossia quelle schede raffiguranti oggetti ed attività che svolgono una funzione sensoriale di riconoscimento delle immagini, permettendo un esercizio di discriminazione visiva e rispondendo al bisogno del bambino di assimilare parole nuove.
Vengono poi presentati altri materiali come le aste numeriche, le cifre smerigliate (o numeri sensoriali), le perle dorate, il casellario dei fuselli, i numeri coi gettoni e tanti altri materiali da osservare e toccare. Il materiale Montessori fa muovere le mani e la mente insieme, la mano è organo dell’intelligenza ed esercitare una costante relazione tra mente e corpo favorisce lo sviluppo armonico e il benessere dell’individuo.

Infine si parla di “regole”, annoso problema che è stato spesso motivo di critiche e pregiudizi sul metodo Montessori, perché l’approccio si basa sulla “libertà” di scelta e di movimento. Le regole nelle scuole montessoriane, dice La “maestra” ci sono, sono chiare, comprensibili, facili da accettare ed interiorizzare anche dai bambini più piccoli. Viene insegnato il rispetto per gli altri, la pazienza di aspettare il proprio turno, il concetto di bellezza derivante da un’ambiente ordinato e pulito e la responsabilità di ogni bimbo di mantenerlo tale. Regole quindi di rispetto e di convivenza, non imposte ma condivise.
Un’accenno viene fatto anche ai libri di testo, perché i bambini delle scuole montessoriane non hanno lo zainetto con i propri libri e nemmeno i compiti a casa. I testi rimangono a scuola e sono tanti e di tutti, il mondo da scoprire ed esplorare invece è fuori dalla classe.

Che dire un incontro illuminante come tutti quelli montessoriani a cui ho partecipato. Credo che in Italia si stia riscoprendo questo meraviglioso approccio…speriamo che presto arrivi ad essere utilizzato anche nelle scuole pubbliche perché non rimanga un privilegio di nicchia.

Il mio Pisolo (di 3 anni e mezzo) era talmente interessato ed attirato da tutti quei materiali che dapprima si è catapultato dalla sedia ^_^ poi con altri bimbi si è avvicinato al tavolo della “maestra”, un po’ osservavano e ascoltavano e un po’ giocavano…come sempre meraviglioso vederli.

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